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Ore Perplesse

 

“Ore perplesse” è un’espressione rubata a Montale da "L'agave sullo scoglio" per intitolare un lavoro basato sull’autoritratto: una serie di immagini che parlano di precarietà e di mancanza di certezze eppure affermano la bellezza di essere vivi. L’effetto leggermente mosso e sfocato, “malfermo sulla terra”, e i grafismi della carta stropicciata si intersecano con l’immobilità del soggetto che tenta di opporre resistenza al fluire troppo veloce dei giorni. La fragilità del vivere, suggerita dal foglio che si accartoccia, diventa quasi un ricamo o un velo da portare addosso. La luce filtrata attraverso tende e teli ammorbidisce l'atmosfera, che resta luminosa e fondamentalmente positiva, ma toglie ogni riferimento spaziale e temporale, ogni dettaglio che definisca un’identità, un senso, una direzione. Rimangono l’attesa, la perplessità, lo stupore.                                                                 2019

Paola Musumeci- created with Wix.com

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